“Poesie brevi” Un estratto
Plenilunio:
dentro occhi lucenti,
scaldi l’anima.
Nella luce ardente
si placa la paura.
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Pietra di vento,
pietra di pioggia greve,
pietra di fuoco.
Qui nelle mie mani
stringo la tua forza.
◊
Incantatrice,
Signora dell’amore
senza limiti.
Ti scorgo nell’aria
di questa sacra notte.
◊
Sarà la luna
congiunta al sole
dentro di noi.
Altri occhi vedranno,
altre voci diranno.
◊
Foglie smeraldo
ricoprono i rami
colmi d’attesa.
In un bosco di faggi
colgo la primavera.
◊
Terra e cielo
in me si uniscono
nel sacro sonno.
M’appartiene la notte,
il giorno splende in me.
◊
Poco battuto,
s’inoltra il sentiero,
s’interrompe.
Spande il suo profumo
un cespo di melissa.
◊
Disse il lupo:
Vaga nella foresta,
ti troverai.
Rispose la bambina:
Andrò sognando!
◊
Malinconica
la sera, nella piazza
deserta, tace.
Raccolgo il silenzio,
per ucciderlo piano.
◊
T’amo mia vela,
su mari infiniti
ho navigato.
Ora riposo stanca
e mi trasporta l’onda.
◊
Come la luna,
sei bellezza antica,
sei mutevole.
Sei donna senza tempo:
tuo il magico cerchio.
◊
Una cascata,
un ruscello che sgorga,
lucide pietre.
Rincorro la musica
nell’acqua che m’ascolta.
◊
Con un sorriso
da pagliaccio rivendo
arcobaleni.
Compro cuori d’argento
e lievi ali d’oro.
◊
Grande silenzio
dove parlano voci
inudibili.
Oltre l’umano ardi,
dentro l’umano posi.
◊
Viole mammole
del sangue di Cibele
spargon la terra.
Risuscita Adone
per amore della Dea.
◊
Noi viaggiatori
d’infinito, noi siamo
eterni pellegrini.
Ruscelli che corrono
tra scenari selvaggi.
◊
Verrà tenero
il chiarore dell’alba,
supremo dono.
Spalancherà la porta
sulla nuda anima.